recording studio DAY n°4, 5, 6
Perchè tanti giorni d’attesa prima di postare l’ultima fatidica recensione della registrazione? Perchè poi postare tutti i tre giorni finali tutti insieme?
Semplice: perchè me la stavo facendo sotto.
Troppa pressione e troppa concentrazione mi stavano occludendo la mente, rendendomi sensibile ad ogni piccola scaramanzia.
Mi sono detto, adesso me ne sto tranquillo e non faccio nulla fino a che non arriva il mio turno di registrare, e così ho fatto, una pallosissima settimana passata in casa a mangiare caramelle alla propoli, bere thé con tanto miele e girare con una sciarpetta dalla dubbia sessualità .
Poi è arrivato il venerdì, il turno finale di tomoski per stendere enormi partiture di chitarre. Un lungo round ha decretato la sua vittoria su tutto, valangate di corde hanno reso di un ciccio i nostri pezzi da sembrare dei giovani americani frequentatori abituali di fast food.
Per festeggiare il buon lavoro eseguito 3/4 dei conigli hanno incominciato a bere della gran birra, il tutto alla faccia mia. Per riuscire a dare il 100% mi sono, fra le altre cose, imposto di non bere birra fino alla fine.
E così è stato.
Sabato mattina.
Non è facile iniziare la giornata cantando, non è facile farlo fino a sera, non è facile riuscire a trattenere il mal di testa, riuscire a superare le difficoltà del confronto con i propri limiti, non è facile rendersi conto che forse non è una grande idea prendere determinate note forse un pò troppo alte, comprendere il perchè i cantanti medi di gruppi dove si urla durano al massimo dieci anni, mettere continuamente al giudizio di una massa la propria visione della musica e dovere scendere a compromessi per il bene comune.
Non è facile e i nervi possono affiancarti fino ad un certo punto, poi però ci si spazientisce, ci si comporta bruscamente e ti girano allegramente i coglioni.
Ma non è tutto così difficile, no cazzo se no non mi divertirei neanche un pò.
Diciamo che è il giusto prezzo da pagare per dare al gruppo un identità di gruppo e non solo una proiezione personale di una mentalità contorta e tremendamente egocentrica.
Ho messo a dura prova la mia voce e lei ha resistito stoicamente, ora mi sento meglio, più carico e propenso a consolidare questa passione in qualcosa di più.
Domenica avevo paura di crollare sotto lo sforzo del giorno prima ed invece tutto è andato liscio e veloce.
Abbiamo persino registrato un coro modello Hardcore per un pezzo e terminato un esperimento davvero singolare che sarà la traccia bonus del cd.
Sono fiero del lavoro svolto, posso aggiungere tante piccole nuove voci nel mio repertorio: simpatici cori da chiesa, falsetti degni dei the darkness, caroselli messicani, sigle di cartoni animati, minacce germaniche, bassi bassi ma così bassi che bassi davvero, alti alti ma alti che più alti dovevo rinunciare a metà del mio patrimonio spermatozoico tranciandomi via un testicolo.
In più tante ma tante altre piccole cose che solamente quando avrete in mano il nostro sudato cd potrete notare, mettendovi delle cuffie di ottima qualità , seppellendovi sotto comodi piumoni e ascoltando ad un volume proibitivo la nostra carica musicale.
Siamo stati bravi, ma ora il lavoro grosso lo devono fare in studio, gli auguro tutto il bene possibile anche perchè merita davvero.
A presto i nuovi mp3, nuove grafiche, nuove idee, nuovo tutto!
Sempre più carote per tutti.